FALCIDIATO IL SERVIZIO DI RIABILITAZIONE PRESSO IL PRESIDIO OSPEDALIERO DI PENNE

FALCIDIATO IL SERVIZIO DI RIABILITAZIONE PRESSO IL PRESIDIO OSPEDALIERO DI PENNE

E’ oramai consuetudine consolidata che Il Direttore Generale della USL di Pescara, dopo incontri con i politici locali, annunci progetti di rilancio dell’attività sanitaria nei Presidi Ospedalieri di Penne e Popoli che spesso poi, alla verifica, si vedono disattesi.

Infatti i vari proclami, ripetuti da lungo tempo per non far chiudere detti Presidi, non si realizzano e quindi, conseguentemente questi Ospedali rischiano una morte “naturale e lenta per abbandono a se stessi”. La situazione degrada sempre di più poiché la Direzione non è mai intervenuta tempestivamente su tutto quanto non funziona, nonostante da più parti e più volte rappresentato e/o denunciato.

Gli stessi operatori sanitari, dopo aver segnalato di continuo le carenze e nuove situazioni di disagio venutesi a creare, restano inermi e disillusi verificando che nulla accade. L’utenza è smarrita e cerca altrove spazi e servizi più rispondenti e ravvicinati nel tempo.

Esempio emblematico di quanto rappresentato, la CISL Funzione Pubblica di Pescara lo riscontra sull’assistenza riabilitativa del Presidio Ospedaliero di Penne che, con il passar del tempo, si è ridotta ad un flebile lumicino. Questo servizio ha costituito da sempre un fiore all’occhiello del Servizio Sanitario Locale di tutta l’area Vestina. Infatti, sia i pazienti ricoverati presso i diversi reparti del P.O. che i cittadini utenti esterni, hanno sempre trovato una valida risposta terapeutica nel servizio di riabilitazione offerto presso il Presidio Ospedaliero. L’equipe sanitaria pennese era composta da medici specialisti ospedalieri, siano essi ortopedici che fisiatri e da un consistente numero di fisioterapisti, circa una decina, che garantivano sia le esigenze di trattamenti riabilitativi dei pazienti ricoverati presso i diversi reparti di geriatria, medicina, ortopedia e cardiologia e sia le richieste dei pazienti esterni che gratuitamente venivano assistiti presso la struttura ospedaliera. Oggi, al netto di tutti gli annunci fatti, rimane un solo medico fisiatra che si occupa di riabilitazione e due fisioterapisti attualmente in servizio.

Questo di fatto ha significato la drastica riduzione del numero dei pazienti ricoverati trattati in riabilitazione e l’azzeramento del servizio per gli utenti esterni, nonostante l’encomiabile abnegazione dimostrata dai fisioterapisti rimasti che si sobbarcano quotidianamente un carico di lavoro eccessivo rispetto agli standard previsti dalla legge.

Risultato finale e che i pazienti ricoverati non riescono ad avere più la necessaria garanzia di riabilitazione, ed i pazienti esterni hanno trovato risposta presso centri privati ambulatoriali che nel frattempo sono sorti nel circondario. Tutto ovviamente a totale carico economico dei cittadini fruitori.

La CISL FP auspica che la Direzione Generale tenga nel debito conto quanto da questa Organizzazione denunciato e trovi le opportune soluzioni all’organizzazione del lavoro nonché al reclutamento di personale specializzato per tornare a garantire un servizio di riabilitazione quantitativamente e qualitativamente rispondente alle richieste e necessità scaturenti dal territorio Vestino.

 

 IL SEGRETARIO

                                                                                                         Davide   Farina

 

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